L’ansia e lo stress: sono compagne della nostra vita?
ansia e stress
“Alcune persone sono così abituate a vivere lo stress che non ricordano come era la vita senza di esso”. (Andrew Bernstein)
Ansia e stress sono le due facce della stessa medaglia ed hanno numerose caratteristiche comuni: tant’é vero che esiste: Un’ansia buona, moderata, un’ansia cattiva, come pure uno stress buono ed uno stress cattivo.
Numerosi studi indicano che c’è rapporto di causa ed effetto fra eventi stressanti ed ansia e che tutto dipenda dalla maggiore o minore vulnerabilità della persona, attraverso l’attivazione fisiologica di certe zone del cervello, del sistema nervoso autonomo, (indipendente dalla nostra volontà) e le stimolazioni del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, antagonisti tra loro.
Ma potremmo vivere senza ansia? Molti filosofi, psicologi e psichiatri ritengono di no. Alcuni sostengono che l’ansia abbia una funzione protettiva, altri che essa dimori nelle radici della nostra essenza umana. In realtà, siamo tutti un po’ ansiosi, anche se ci sono non poche persone che lo sono di più ed altre che lo sono tanto, ma tanto di più da condurre una vita tragica. Un esame, un incontro di lavoro, l’attesa di una notizia, un cambiamento, un ritardo, ma anche solo una telefonata.
“L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi”.
(Charles H. Spurgeon)
L’Ansiaè un fenomeno naturale, è sempre presente nella nostra vita, anche se in maniera più o meno sfumata, è la compagna inevitabile di tanti nostri modi di agire.
Tuttavia da tensione positivae carica psicological’ansia si può tradurre in un invincibile rivale se superiamo il livello di guardia e può trasformarsi da stimolo ad emozione paralizzante, da spinta al successo ad insormontabile ostacolo nei rapporti con gli altri, con se stessi, fino ad assumere le forme più violente e devastanti dell’angoscia e dell’attacco di panico.
L’American Psichiatric Association (1994), in merito alla definizione dell’ansia, descrive l’ansia come “L’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuri, accompagnata da sentimenti di disforia o da sintomi fisici di tensione. Gli elementi esposti al rischio possono appartenere sia al mondo interno che a quello esterno” (APA, 1994; cit. in: Franceschina et al., 2004, p. 213).
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