Le fasi del cambiamento

Per cambiare basta un “Crac!”

In certi momenti della nostra vita può capitare di sentirci angosciati, frustrati, oppressi da qualcosa e non sappiamo chiaramente cosa sia. Senti quella rabbia, quella insoddisfazione che ti invade e che ti porta a dire: “Basta! Così non posso più andare avanti, devo fare qualcosa. Ma cosa? Dove? Come?”
L’unica cosa che viene in mente è che di sicuro così non si più andare avanti, ci si sente troppo male ma non si sa come uscirne fuori. Ci sembra di essere in un tunnel in cui non ci sia la via d’uscita e ciò ci rende impotenti, bloccati, senza alternativa. Ma l’alternativa c’è sempre, non la vediamo perché presi da stati d’animo negativi, da emozioni che divampano in noi e non ci fanno vedere lo spiraglio di luce. Ma la luce c’è, c’è sempre, siamo noi che non riusciamo a vederla.
Il lavoro del consulente familiare è proprio quello di aiutare, attraverso lo strumento dei 9 passi, a cercare e trovare la via d’uscita da quel tunnel, da quello stato d’animo che opprime, ritrovare la forza di potercela fare e scoprire che sensazioni sgradevoli possono essere eliminati molto più facilmente di quanto si possa immaginare.
Il cambiamento implica una trasformazione e modifica degli stati d’animo e dei nostri atteggiamenti. Ma come effettuare un vero cambiamento e soprattutto duraturo?
Affinché un cambiamento sia duraturo nel tempo, bisogna fare “CRAC”
Significa che devo rompere qualcosa?
Certamente! È necessario rompere i vecchi schemi di pensiero e comportamento, sostituendoli con altri nuovi e più produttivi e i passi fondamentali che è necessario effettuare per arrivare al nostro scopo sono principalmente:
Avere la consapevolezza di ciò che ci sta accadendo;
• Rompere lo schema che ripetiamo;
• Individuare un’alternativa.
AVERE LA CONSAPEVOLEZZA DI CIO’ CHE CI STA ACCADENDO
Il primo passo per effettuare un cambiamento duraturo è quindi capire cosa si vuole veramente, qual è l’obiettivo e cosa, in questo momento, impedisce di raggiungerlo. Decidere ciò che veramente si vuole permetterà di identificare lo stato attuale rispetto a quello desiderato e di avere chiaro come raggiungerlo.
È necessario poi trovare una motivazione abbastanza forte da spingerti ad adottare il nuovo comportamento vincente e ad abbandonare quello improduttivo che impedisce di realizzare ciò che si vuole. Le motivazioni si distinguono in estrinseche ed intrinseche.
Una motivazione estrinseca ha come obiettivo ottenere un premio, un apprezzamento, un regalo, è il caso di uno studente che supera l’esame universitario per far contenti i propri genitori; la motivazione intrinseca ha come obiettivo la soddisfazione di un proprio bisogno, è il caso in cui lo studente supera l’esame e lo fa per se stesso.
La motivazione è l’elemento singolo più importante nella realizzazione di un cambiamento a lungo termine e i due elementi che possono permettere di trovare una leva abbastanza forte da spingerci al cambiamento sono stato d’animo piacevole, stato d’animo doloroso.
Ascolta il tuo stato d’animo nel momento che ti chiedi: “cosa mi succederà in futuro se non cambio adesso?”, “Quali saranno le conseguenze negative del non farlo?”. Inoltre: “Come migliorerà la mia vita se cambio questo?”, “Come mi farà stare averlo fatto?”, “Quali vantaggi darà a chi amo il mio cambiamento?”.
Ricorda: Chiunque ha una motivazione abbastanza importante per cambiare, basta trovarla.

ROMPERE LO SCHEMA CHE RIPETIAMO
Non resta ora che abbandonare il modello di comportamento negativo. Si può essere profondamente motivati a cambiare, ma se si continuano a ripetere ogni volta le stesse azioni, nessun tentativo potrà mai andare a buon fine: per poter introdurre un nuovo modello di comportamento è quindi assolutamente necessario interrompere la precedente strada e crearne una nuova.
Rompere lo schema significa quindi permettere a noi stessi di rispondere diversamente a uno stimolo, sbarrando l’antica strada e iniziando a percorrerne una nuova e alternativa.

CREARE UN’ALTERNATIVA
Un cambiamento per definizione prevede un passaggio a qualcosa di diverso, di alternativo e per poter essere tale e positivo necessita di creare un’alternativa significativa, che non solo sia più produttiva della precedente ma che possa soddisfare a un livello più alto i nostri bisogni. Non è possibile eliminare un vecchio comportamento lasciando un “vuoto” al suo posto. È fondamentale che la mente trovi piacere nel nuovo comportamento, perché se lo stato d’animo doloroso è una grande leva di cambiamento a breve termine, solo associazioni piacevoli garantiscono il perpetuarsi di quel cambiamento nel tempo.
Buon cambiamento!
Angela Sgambati