L’attacco di panico: descrizione e approfondimenti
“Un uomo che teme di soffrire, soffre già di quello che teme”.
(Michel de Montaigne)
Per comprendere l’attacco di panico, iniziamo con il dire che Il termine “panico” ha origine proprio dal nome mitologico del dio Pan, che si divertiva a provocare con la sua presenza inaspettata, e all’improvviso, terrore e panico appunto (le vittime cadevano in preda a tale angoscia da avere la sensazione di morire).
E’ il disturbo psicologico più noto e antico e, oggi, anche il più diffuso.
Non esiste alcuna motivazione che possa giustificare tanta paura.
Quanto dura o può durare un attacco di panico?
-può durare poco, (non superano quasi mai di 15 minuti) ma la sua intensità e forza è tale che la persona colpita può perdere il senso del tempo ed essere convinta di soffrire molto più a lungo.
La caratteristica essenziale di un attacco di panico:
È un periodo preciso di intensa paura o disagio ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo o catastrofe imminente e da urgenza da allontanarsi.
Devono essere presenti almeno 4 dei seguenti sintomi somatici o cognitivi:
1. paura di morire;
2. paura di perdere il controllo della situazione o di “impazzire”;
3. depersonalizzazione e/o de-realizzazione;
4. palpitazioni, pulsazioni rapide e ben avvertibili;
5. dolore o peso o fastidio al petto;
6. vertigini o senso di sbandamento o di testa vuota;
7. sudorazione profusa;
8. difficoltà di respiro accompagnata da affanno o senso di soffocamento o di asfissia;
9. tremori a grandi scosse;
10. nausea o disturbi addominali;
11. brividi o vampate di calore, parestesie, tremori;
12. sensazioni anomale come formicolio o lieve solleticamento.